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Ciclo in ritardo: possibili cause e quando preoccuparsi

ciclo in ritardo

Ciclo in ritardo

Il ciclo mestruale regolare è di 28 giorni, anche se in molte donne si presenta lievemente più breve o più lungo, da 21 ai 35 giorni. L’ovulazione avviene di solito intorno al 14° giorno e in questa fase arriva a maturazione un follicolo, che rilascia la cellula uovo pronta per essere fecondata. Se non viene fecondata, viene espulsa durante le successive mestruazioni, se invece la fecondazione avviene, le mestruazioni non si presentano. Per questo, quando si ha un ciclo in ritardo, la prima cosa che viene in mente è una possibile gravidanza. In realtà non sempre è così, le cause possono essere anche altre, vediamo quali.

Ciclo in ritardo cause

In caso di ciclo in ritardo, la prima cosa da fare è un test di gravidanza, soprattutto se si hanno altri tipici sintomi di gravidanza, come nausea, seno gonfio e spossatezza. Se si ha ciclo in ritardo e test negativo, la gravidanza è da escludere e bisogna valutare le altre possibili cause, ovvero:

  • problemi di peso, come obesità, sovrappeso, o anoressia. Un peso troppo elevato o troppo scarso può provocare squilibri ormonali, con conseguente ciclo in ritardo o del tutto assente;
  • malattie della tiroide;
  • assunzione di alcuni farmaci, come gli anticoncezionali;
  • menopausa;
  • stress, che causa scompensi ormonali;
  • eccessiva attività fisica.

A volte si hanno ciclo in ritardo e perdite bianche, le cui cause possono essere varie. Innanzitutto, le perdite bianche sono tra i primi sintomi della gravidanza. Se però le perdite sono associate a cattivo odore, prurito, fastidio durante i rapporti e alla minzione e consistenza simile a quella della ricotta, probabilmente si tratta di candida o di un’altra infezione vaginale. In caso di ciclo in ritardo e perdite marroni, invece, le cause potrebbero essere due: perdite da impianto e quindi gravidanza, oppure sindrome premestruale con piccole perdite che anticipano le mestruazioni. Infine, in caso di ciclo in ritardo e nessun sintomo, è inutile allarmarsi: probabilmente c’è stato un ritardo dell’ovulazione e di conseguenza del ciclo. Se il ritardo supera una settimana è il caso di fare un test di gravidanza e sottoporsi ad una visita ginecologica.

Ciclo in ritardo cosa fare

Quando si ha un ritardo del ciclo, come abbiamo visto, la prima cosa da fare è un test di gravidanza. Se questo dovesse risultare negativo, in assenza dei tipici sintomi del ciclo mestruale, è meglio aspettare che il ritardo superi la settimana prima di allarmarsi e correre dal ginecologo. Se il ritardo è accompagnato da perdite anomale è bene invece sottoporsi subito ad una visita medica, per escludere la presenza di infezioni. In ogni caso, un ritardo ogni tanto capita a tutte e non è preoccupante, se la situazione dovesse ripetersi nel tempo, è necessario fare un’ecografia ed esami ormonali, sotto indicazione del medico, per escludere patologie.

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