Ciclo mestruale breve
Quando si parla di ciclo mestruale breve, bisogna innanzitutto chiarire che con ciclo mestruale si intende tutta la serie di cambiamenti fisiologici periodici che interessano l’apparato riproduttivo femminile, mentre le mestruazioni sono solo una fase del ciclo, quella durante la quale si ha il sanguinamento. Chiamare le perdite di sangue mensili “ciclo“, quindi, è sbagliato, anche se ormai molto comune. Questo chiarimento è importante per spiegare bene la differenza tra il ciclo mestruale breve e le mestruazioni scarse. Il ciclo mestruale breve, detto polimenorrea, è quello che ha una durata inferiore ai 21 giorni. Un ciclo è perfettamente regolare, infatti, quando dura 28 giorni, ma anche un ciclo che va dai 21 ai 35 giorni è da considerarsi normale e non preoccupante. Per quanto riguarda le mestruazioni scarse, invece, dette ipomenorrea, vendono considerate tali quando hanno una breve durata e scarsa intensità.
Ciclo mestruale breve: polimenorrea
Come abbiamo visto, si parla di polimenorrea quando si hanno mestruazioni in anticipo, con quindi un ciclo mestruale breve. Se sporadica, la polimenorrea non è preoccupante, perché capita a tutte almeno una volta nella vita di avere un ciclo irregolare, ad esempio a causa dello stress, della stanchezza eccessiva, del cambio di stagione. Se invece si ripresenta in modo abbastanza frequente, è necessario rivolgersi ad un ginecologo, perché potrebbe essere sintomo di anovulazione (ciclo privo di ovulazione) e altre irregolarità mestruali. La cause principale di questo disturbo può essere la riduzione della fase pre-ovulatoria (stadio proliferativo) o di quella post-ovulatoria (fase secretiva). La prima circostanza non è preoccupante, mentre merita attenzione la seconda, perché potrebbe essere un campanello d’allarme dell’infertilità. Anche un’alterazione dell’endometrio può provocare la polimenorrea. Infine, altre cause possono essere neoplasie uterine, come i fibromi. Per quanto riguarda la cura, se la polimenorrea è dovuta ad alterazioni ormonali, di solito viene prescritto un progestinico da assumere per alcuni mesi fino a risoluzione del problema, oppure la pillola anticoncezionale. Se invece sono presenti fibromi uterini o altre anomalie è possibile che ci sia bisogno di intervenire chirurgicamente.
Mestruazioni scarse: ipomenorrea
L’ipermenorrea, invece, è il termine medico che indica le mestruazioni scarse, poco abbondanti e di breve durata. Essa può essere primaria, se è causata da un’alterazione della struttura uterina o da un’ipoplasia dell’utero; secondaria se dovuta a forte stress psicofisico, ad un trauma, ad un’attività fisica eccessiva, a malnutrizione. Come nel caso della polimenorrea, se l’ipomenorrea è un fenomeno sporadico non c’è da preoccuparsi, mentre se diventa costante, può essere sintomo dell’avvicinarsi della menopausa o di alcune patologie, come polipi, cisti e miomi uterini, alterazioni ormonali o della tiroide. A volte, l’ipomenorrea è associata ad una possibile difficoltà di concepimento, perché provoca un’insufficiente sviluppo della mucosa uterina, nella quale l’ovulo fecondato non riesce ad impiantarsi. Per quanto riguarda la cura, è necessario rivolgersi ad un ginecologo per una visita in caso di importanti irregolarità mestruali, in modo da scoprirne la causa e procedere con la cura più idonea, che può essere una cura ormonale o, in caso di fibromi e cisti, un intervento chirurgico.